Ciao a tutti,
oggi casualmente mi sono imbattuta in due situazioni che mi hanno fatto molto riflettere: due realtà diametralmente opposte, due rovesci della stessa deludente medaglia che è il nostro paese. Per questo ho deciso di scriverne un post, di esprimere liberamente ciò che penso, ma soprattutto il mio intento è quello di spronare tutti voi alla riflessione, a creare un sano e genuino dibattito magari. Ma eccoci al punto. Sfogliando una di quelle frivole riviste scandalistiche da ombrellone, ho scovato un articolo che raccontava le vacanze spagnole di Paolo Bonolis, celebre conduttore televisivo italiano di svariati programmi di successo, tra cui il mio tanto amato "Avanti un Altro!", show che personalmente trovo brillante, geniale, divertente, insomma il giusto mix degli ingredienti che rendono il programma la carta vincente del pre-serale Mediaset, come non lo era da anni. Ma ecco che tra relax in spiaggia, giri in canoa e jet privati, l'articolo si sofferma sui guadagni di Bonolis:
Ecco a voi la cruda realtà: 40.000 € a puntata. 6 milioni di euro in neanche 8 mesi di lavoro. Ora non fraintendetemi, non sono una di quelli che denigra i calciatori perche guadagnano all'anno quello che io non guadagnerei in 10 vite. Non sono invidiosa, infondo loro hanno un talento. Cosi come ce l'hanno gli attori, i chirurghi, gli imprenditori e chiunque sia riuscito ad affermarsi in questo mondo. Trovo Bonolis il miglior conduttore su scala nazionale, uno show man di altri tempi, che spacca lo schermo, in grado di fare la qualunque e con un talento raro. Quello che viene comunemente definito un animale da palcoscenico. Improvvisazione, esperienza, comicità. Un mostro sacro. Quello che mi sconcerta è la facilità con cui, con i tempi drammatici di crisi che stiamo vivendo, il nostro paese possa permettere di strapagare alcuni e schiavizzare altri. Ecco che entra in ballo la seconda situazione che mi si è palesata sotto gli occhi...
Viene da una pagina facebook che si chiama Lo studente in crisi. Sotto questa foto si sono scatenati pareri discordanti, chi giustifica la miseria di 2 €all'ora per "gavetta" o per semplice sopravvivenza e chi crede ancora che nonostante pane e acqua, la dignità umana valga di più di questo. Ora questo è quello che mi sconforta, che mi disgusta. Due uomini della stessa Italia, della stessa comunità ma così maledettamente opposti. Non sto dicendo che la cosa giusta sarebbe bilanciare i due compensi. è giusto che in questo mondo ci siano salari diversi, gente più ricca e gente più modesta, ma così come è riportato da questo ragazzo, stiamo affondando e nessuno di dovere fa nulla per cambiare le cose. Non apro questioni politiche che non mi competono nè ho interesse a fare, dico solo che a 20 anni non si può avere paura di non trovare un lavoro fisso che garantisca una vita dignitosa. Eppure questo è quello che accade. Il diritto al lavoro dovrebbe essere un diritto appunto, non una fortuna, un privilegio. Eppure così, ma non mi arrendo all'idea che l'unica soluzione è scappare dalla propria terra. è possibile che nel 2014 non esista la sacrosanta meritocrazia? è possibile che al giorno d'oggi trovare un lavoro dignitoso sia più complicato che trovare un ago in un pagliaio?!
Ditemi cosa ne pensate voi, sono molto interessata a leggere i vostri pareri.
Saluti,
Chiara